BANDI E INCENTIVI DA NON PERDERTI

Gentilissimi lettori,

Per opportuna conoscenza, con la presente facciamo presente i bandi presenti sul mercato agevolativo regionale e nazionale per eventuali opportunità da condividere.

Da poco infatti sono state pubblicate le regole operative riguardanti la ZES unica Sud, le Comunità energetiche rinnovabili, il Mini PIA Regione Puglia, il bando ISI Inail e i fondi Transizione 5.0.

Tali bandi agevolano, tramite crediti d'imposta e contributi a fondo perduto, gli investimenti in macchinari e attrezzature, la riqualificazione energetica, l'acquisto di immobili e le ristrutturazioni, l'ampliamento e diversificazione delle attività produttive, la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro e tanto altro.



ZES UNICA SUD

Qual È L'obiettivo Dell'investimento?

La ZES Unica Sud offre alle aziende condizioni favorevoli per avviare e pianificare investimenti, mirando allo sviluppo e all’espansione delle attività d’impresa. Le aziende di qualsiasi dimensione, incluse quelle che operano nei settori della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca, dell’acquacoltura, e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura, sono idonee a usufruire dei vantaggi offerti dalla ZES Unica.



Transizione 5.0

“Al fine di sostenere il processo di transizione digitale ed energetica delle imprese” 

Art. 38 DL 19/2024

Nel  2024  è  stato  pubblicato  in  GU  il  Decreto-Legge  19/2024  e  attraverso l’articolo 38 è stato istituito il Piano Transizione 5.0, per incrementare l’efficienza energetica delle imprese.

L’obiettivo del Piano Transizione 5.0 è quello di incentivare le imprese italiane lla  transizione  digitale  ed  energetica,  attraverso  un  credito  d’imposta proporzionale alla spesa sostenuta e al risparmio energetico.

Credito d’imposta variabile fino all’45% dell’investimento, a seconda del risparmio energetico;

Investimenti in beni strumentali 4.0 inseriti in progetti di efficientamento energetico;

Investimenti  in  sistemi  per  l’autoproduzione  e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. 

SOGGETTI BENEFICIARI

Destinato  a  tutte  le  imprese  residenti  su territorio italiano. Dal bando sono escluse le imprese in stato di liquidazione, fallimento o sottoposte ad altre procedure concorsuali.

SPESE AMMISSIBILI

Vengono  ammesse  le  spese  dell’impresa destinate all’acquisto o al leasing di nuovi macchinari,  impianti  e  attrezzature  4.0  e impianti  per  l’autoproduzione  di  energia da  fonti  rinnovabili,  software  gestionali  e software  per  il  monitoraggio  dell’energia

(Allegato  A  e  B della  Legge  232/2016  e Art. 37, comma 4, lettera A, DL 19/2024) ottenendo un risparmio energetico minimo aziendale  del  3%  o  risparmio  energetico minimo del processo produttivo del 5%. 

ENTITA’ DELLE AGEVOLAZIONI 

I crediti d’imposta sono diversificati in base al  valore  dell’investimento  e  in  base  al risparmio energetico:

-  Per  un  risparmio  energetico  del  3%  sul abbisogno  aziendale  o  del  5%  su  un processo  produttivo  è  previsto  un  credito d’imposta  variabile  dal  5%  al  35  %  per investimenti fino a 50 MLN;

 - Per un risparmio energetico del 6% sul fabbisogno  aziendale  o  del  10%  su  un processo  produttivo  è  previsto  un  credito d’imposta variabile dal 10% al 40 % per investimenti fino a 50 MLN;

- Per un risparmio energetico del 10% sul fabbisogno  aziendale  o  del  15%  su  un processo  produttivo  è  previsto  un  credito d’imposta variabile dal 15% al 45 % per investimenti fino a 50 MLN;



 Bando Isi 2023


“Miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori”

Per l’anno 2023, tramite il PNRR, sono stati stanziati 508 milioni per il Bando “Isi 2023”, destinati ad agevolare gli investimenti volti al miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori secondo le tipologie previste dal bando. 

Il raggiungimento dell’obiettivo viene perseguito tramite la suddivisione del fondo in vari assi: 

1. Riduzione dei rischi tecnopatici; 

1.2 Modelli organizzativi e di responsabilità sociale; 

2. Riduzione dei rischi infortunistici; 

3. Bonifica da materiale contenenti amianto; 

4. Progetti per micro e piccole imprese con specifici codici ATECO; 

5. Progetti per micro e piccole imprese attive nella produzione primaria dei prodotti agricoli.

 Si prevede di rendere sicuri i luoghi di lavoro mediante l’acquisto di nuove macchine, macchinari e interventi.

Contributi a fondo perduto del 65% e dell’80% per giovani agricoltori;

Ammodernamento di macchinari, attrezzature di lavoro e rimozione amianto;

Abbattere le emissioni inquinanti e in concomitanza conseguire la riduzione del rischio infortunistico.


SOGGETTI BENEFICIARI

Possono accedere alle agevolazioni tutte le imprese e gli enti del terzo settore, ubicate in ciascun territorio regionale/provinciale e iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA) secondo le  distinzioni  specificate  all’interno  dei diversi  assi  di  finanziamento.  I  progetti oggetto  d’investimento  devono  essere realizzati  nei  luoghi  di  lavoro  nei  quali  è effettuata l’attività lavorativa.

SPESE AMMISSIBILI

Vengono considerate spese ammissibili nel regime di aiuto le seguenti indicate:

a)  Gli investimenti direttamente necessarie all’intervento, nonché quelle accessorie  o  strumentali  funzionali  alla  sua realizzazione  e  indispensabili  alla  sua completezza.  Le  spese  accessorie  che non sono riconducibili alla riduzione del rischio  non  possono  essere  prevalenti rispetto  a  quelle  direttamente conducibili alla riduzione del rischio.

b)  Le spese tecniche e assimilabili connessi alle  spese  dei  precedenti  investimenti, come  ad  esempio:  tecnici  abilitati, ingegneri,  documentazioni/certificazioni riguardanti  l’intervento  e  richieste  dalla normativa,  oneri  previsti  per autorizzazioni  e  nulla  osta  da  parte  di enti e amministrazioni.

TIPOLOGIA DI REGIME DI AIUTO

Dotazione  finanziaria  pari  ad  Euro 508.400.000,00

Il seguente Bando prevede dei Contributi a fondo perduto pari ad una percentuale delle spese ammissibili del 65/80%.

Spese  ammissibili  che  vanno  da  un minimo di Euro 5.000,00 ad un massimo di Euro 130.000,00


MINI PIA

Pacchetti Integrati Di Agevolazione

OBIETTIVO

Sostenere  attività  di  innovazione  tecnologica ed  industriale,  digitalizzazione  e  transizione energetica ed ambientale, oltre allo sviluppo e qualificazione delle competenze.

FUNZIONAMENTO

  Finanziamento  bancario  a  supporto  della realizzazione del progetto d’investimento

  Contributo  a  fondo  perduto  in  conto impianti 

  Contributo in conto interessi sul montante degli Interessi del finanziamento bancario

AGEVOLAZIONI

BENEFICIARI

▪  Microimprese (occupante meno di 10 persone, con fatturato  annuo  o  totale  di  bilancio  annuo  non superiori a 2 M€);

▪  Imprese di piccole dimensioni (occupante meno di 50 persone, con fatturato annuo o totale di bilancio non superiori a 10 M€);

▪  Imprese di medie dimensioni (occupante meno di 250 persone, con fatturato annuo non superiore a 50 M€ o totale di bilancio annuo non superiore 43 M€);

operanti  in  qualunque  settore,  esclusi  attività  agricole, pesca,  siderurgia,  costruzione  navale,  industria carboniera e turismo.

▪  Professionisti  equiparati  alle  piccole  imprese  come esercenti attività economica

OPERAZIONI AMMISSIBILI

Progetti  di  investimento  -  min  30  K€  max  5  M€  -  da concretizzarsi in:

  Investimenti  Produttivi  in  chiave  di  tecnologie abilitanti  e  di  innovazione  correlati  ai  temi  della digitalizzazione  e/o  dell’energia  e/o dell’ecosostenibilità  in  linea  con  la  Smart Specialization Strategy. 

DA DOVER INTEGRARE CON

  Progetti  di  Innovazione  Tecnologica,  Strategica, Organizzativa e Gestionale.

SPESE AMMISSIBILI

Gli investimenti possono prevedere:

▪  acquisto di suolo aziendale e sue sistemazioni entro il 10/15% dell’investimento produttivo;

▪  opere  murarie  e  assimilate  (incluso  acquisto immobile);

▪  acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi  di  fabbrica  ed  in  linea  con  i  dettami dell’Industria 4.0 e/o Green Deal europeo;

▪  mezzi mobili targati, solo se strettamente funzionali e pertinenti  all’attività  svolta  o  per  il  trasporto  in conservazione condizionata dei prodotti;

▪  studi  preliminari  di  fattibilità  e  spese  per progettazione e direzione lavori,  investimenti per le misure di prevenzioni dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavori, nonché relazione tecnico-estimativa asseverata delle spese previste da parte di un tecnico iscritto all’albo;

▪  acquisto di brevetti, licenze, know how e conoscenze tecniche non brevettate, nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi;

▪  costi salariali stimati relativi ai posti di lavoro creati.

DA POTER INTEGRARE CON

Formazione  volta  a  trasformazione  digitale, transizione  industriale  sostenibile,  transizione ecologica e riconversione green

Tutela ambiente

Consulenza, anche per internazionalizzazione

Partecipazione a fiere.



COMUNITA’ ENERGETICHE RINNOVABILI - CER

Cosa sono le CER

Nasce una COMUNITÀ ENERGETICA quando un gruppo di almeno 3 cittadini decide di condividere superfici per installare impianti di produzione da fonti rinnovabili e quindi condividere l’energia che ne deriva.

Le CER sono soggetti con una forma giuridica autonoma,soci con libero accesso e un territorio di riferimento.

Possono partecipare alla CER tutti i cittadini, le attività commerciali, gli enti religiosi e no profit, le pubbliche amministrazioni e le PMI che sono intestatari di un contatore facente capo alla stessa cabina primaria a cui è legato l’impianto a disposizione della Comunità.

I membri della CER

Si può entrare a far parte di una CER in qualità di:

SOCIO PRODUTTORE:

persona fisica o giuridica che produce energia elettrica ed è l’intestatario delle autorizzazioni alla realizzazione e all’esercizio dell’impianto. Riceve una parte degli incentivi destinati alla CER e può ripagarsi dell’investimento fatto

SOCIO CONSUMATORE:

Soggetto titolare del punto di connessione dell’unità di consumo e quindi intestatario della bolletta elettrica che preleva l’energia elettrica derivante dall’impianto CER dalla rete, per la quota di proprio uso finale.

SOCIO PRODUTTORE E CONSUMATORE:

Beneficia di entrambi i vantaggi 

MODELLI SVILUPPABILI :

  • LE CER TRA IMPRESE E PRIVATI
  • LE CER DEI CITTADINI
  • LA CONDIVISIONE DI ENERGIA NEI CONDOMINI



 L'applicazione di queste misure rende opportuna l'assistenza di un team di consulenti specializzati: Siamo a disposizione per verificare i requisiti di accesso e accompagnare l'impresa o il libero professionista negli adempimenti necessari al raggiungimento dell'obiettivo.

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