CARBON CREDITS - SECONDA PARTE - TRA OBIETTIVI DI EMISSIONI ZERO E OPPORTUNITA' PER I PRODUTTORI DI ENERGIE RINNOVABILI

CARBON CREDITS - TRA OBIETTIVI DI EMISSIONI ZERO E OPPORTUNITA' PER I PRODUTTORI DI ENERGIE RINNOVABILI 


In questo secondo articolo, sull'argomento dei CARBON CREDITS, ci concentreremo sulla grande opportunità offerta a beneficio dei produttori di energia da fonti rinnovabili.

Transizione Green e Digitalizzazione per l’Industria 4.0

I certificati green (verdi, bianchi e carbon credit) sono un bene commerciabile che dimostra che una certa elettricità è stata generata utilizzando fonti di energia rinnovabili. In genere, un certificato rappresenta la generazione di un MWh di elettricità. Nel nostro caso con il dispositivo (IoT) creiamo un token con una granularità di un KWh. Di solito, almeno le seguenti fonti sono considerate rinnovabili:

➢ Vento

➢ Sole

➢ Mare

➢ Geotermia

➢ Acqua

➢ biomasse

I Carbon Credit rappresentano il valore ambientale di CO2 che si è evitato di immettere nell’atmosfera, grazie all'energia rinnovabile prodotta.

I certificati possono essere scambiati separatamente dall'energia prodotta.

Diverse aziende e Paesi utilizzano i carbon credit come mezzo per rendere il sostegno alla generazione di elettricità verde più vicino a un'economia di mercato, invece di un sostegno agli investimenti più burocratico e l’introduzione di altre tariffe di alimentazione.

La tecnologia blockchain serve a supportare la creazione del mercato, in quanto non richiede un ente terzo per la certificazione (riducendo i costi di gestione e di due diligence), non richiede un intermediario per la transazione e supporta i processi relativi agli standard internazionali per l'emissione di certificati bianchi, verdi e Carbon Credit.

Per produrre 1 kWh elettrico vengono bruciati mediamente l'equivalente di 2,56 kWh sotto forma di combustibili fossili, di conseguenza vengono emessi nell'aria circa 0,53 kg di anidride carbonica. Si può dire quindi che ogni kWh prodotto dal sistema fotovoltaico evita l'emissione di 0,53 kg di anidride carbonica.

IL PROCESSO: COME FUNZIONA

I carbon credits sono uno strumento di azione concreta per la lotta al cambiamento climatico e nel raggiungimento della carbon neutrality. Il tutto avviene tramite il nostro dispositivo di telemetria applicato ad una centrale di produzione verde (fotovoltaica, idroelettrica, eolica o biomassa). Lo strumento tecnologico-finanziario consente, ad esempio, di cofinanziare una centrale fotovoltaica, la cui energia sarà utilizzata per la produzione industriale, al fine di ridurre i costi e il ROI.

A cosa ci si riferisce quando si parla di carbon credits? 

Potremmo definirli come un utile strumento per:

➢ tracciare la CO₂ assorbita/evitata dai progetti certificati

➢ quantificare la CO₂ compensata da chi li acquista

➢ creare un mercato e bilanciare gli effetti del climate change

Rispettando gli obiettivi di sviluppo sostenibile, il Voluntary Carbon Market permette di compiere azioni concrete di sostenibilità e tutela ambientale. Per far sì che questi obiettivi siano raggiunti, però, è giusto che i crediti di carbonio siano certificati secondo gli standard internazionali di riferimento.

Carbon offset: la compensazione fatta bene

I carbon credits sono certificati che attestano l'avvenuta cattura o non-emissione di una tonnellata di CO₂ e possono essere acquisiti da un’azienda, un ente o un’istituzione. Certificano quindi l’effettivo impegno nella compensazione di emissioni, con un quantitativo specifico e misurabile.

Perché acquistare i carbon credits? 

Acquistare carbon credits vuol dire differenziarsi dai competitor perché si può avere un impatto concreto e positivo sull’ambiente e al tempo stesso rendicontare in maniera ufficiale, chiara e riconosciuta a livello internazionale, il proprio impegno.

Questo, affiancato ad attività di riduzione delle emissioni causate dalle proprie attività, darà all’azienda un vantaggio competitivo (le grandi compagnie cercano sempre di più partner e fornitori sostenibili per una green supply chain) e un modo concreto per rappresentare la propria immagine di azienda sostenibile.

Le aziende che acquistano carbon credits possono utilizzare una carbon label sui propri prodotti e servizi, che certifica la compensazione totale o parziale delle emissioni, dando loro un reale valore sia sociale sia finanziario, perché raccontano a investitori e potenziali clienti le strategie effettivamente messe in atto per ridurre il proprio impatto ambientale.

Il sistema dei crediti di carbonio e gli enti certificatori

Esistono diversi enti internazionali che definiscono gli standard a cui i progetti sostenibili devono aderire affinché possano generare carbon credits certificati «Verified Carbon Standard».

Soggetti accreditati, si occupano di gestire crediti di carbonio generati dai progetti sostenibili e assegnarli alle aziende che vogliono compensare le proprie emissioni.

Quali sono questi requisiti che i progetti devono avere per essere verificati?

➢ Realtà: il progetto deve essere reale e bisogna provare che compensi le emissioni di CO₂.

➢ Misurabilità: le riduzioni di emissioni devono poter essere misurate secondo strumenti stabiliti dallo standard internazionale. Un singolo credito di carbonio equivale a una tonnellata metrica di CO₂: il numero di crediti emessi dal progetto deve riflettere accuratamente la quantità di emissioni che sono state catturate dall’atmosfera o evitate.

➢ Permanenza: si deve dimostrare che le riduzioni di emissioni non saranno «invertite» nel lungo termine o che la CO₂ rimossa non verrà reimmessa in atmosfera. Ad esempio: se un progetto forestale si trova in una regione con un'alta prevalenza di incendi, la foresta potrebbe essere colpita e rilasciare nell'atmosfera il carbonio che era stato sequestrato.

➢ Co-benefici positivi: alcuni progetti vanno oltre la riduzione delle emissioni, implementando attività che vanno a beneficio delle comunità locali e della biodiversità. Ad esempio: se un progetto protegge una foresta, ma compromette il sostentamento delle comunità locali tagliando una fonte di reddito essenziale, si tratta di un progetto mal concepito e non in linea con gli SDGs.

➢ Audit di terze parti: tutte le riduzioni di emissioni devono essere verificate da un ente terzo accreditato.

➢ Trasparenza: le informazioni circa i progetti e i carbon credits devono essere chiare e accessibili.

➢ Conservatività: la capacità di progetti di ridurre le emissioni GHG non deve essere sovrastimata, inoltre si deve sempre considerare solo la CO₂ già evitata/catturata (non proiettare quella che sarà catturata in futuro, per esempio durante tutta la vita della pianta).

L'emissione di anidride carbonica "evitata" ogni anno è facilmente calcolabile. E' sufficiente moltiplicare il valore di energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico per il fattore del mix elettrico italiano: 0,53 kg di CO2 evitata per ogni kWh prodotto da fotovoltaico.

Voluntary Carbon Market

All’interno dei mercati volontari del carbonio non viene stabilito un prezzo fisso a monte, ma questo dipende dall’incontro tra domanda e offerta. Quindi, il prezzo di un credito di carbonio (1 tonnellata di CO2 eq) può variare ampiamente, sulla base di vari fattori (tra cui: la qualità dei progetti che generano i crediti, la tipologia dei progetti, i volumi acquistati, etc.).

Secondo le proiezioni delle principali organizzazioni internazionali (es. IEA, International Energy Agency) e delle principali banche e società di consulenza che hanno affrontato il tema, il prezzo dei crediti di carbonio è destinato a salire significativamente nel medio-lungo periodo.

Questo perché un numero sempre maggiore di aziende si prefiggono obiettivi di neutralità e di azzeramento delle emissioni di carbonio (domanda), ma dall’altra parte i progetti di riduzione e cattura delle emissioni di carbonio richiedono tempi lunghi e ingenti risorse per essere realizzati (offerta).

Molte aziende cercano spesso di compensare le proprie emissioni attraverso l’acquisto dei crediti di carbonio con i prezzi più bassi sul mercato, pensando che acquistandone di più si effettui una maggiore riduzione del proprio impatto ambientale sul pianeta.

Questo non è necessariamente vero, infatti per effettuare un efficace percorso di riduzione e compensazione, è fondamentale considerare la qualità dei progetti che si sceglie di sostenere. Qualità che si misura attraverso il rispetto di determinati requisiti ben definiti.

Ecco perché è fondamentale collaborare con partner affidabili come quello a nostra disposizione, che dispone solamente di progetti certificati secondo i principali standard a livello globale e, all’interno di questi progetti certificati, compie un’accurata selezione attraverso metodologie di rating dei singoli progetti.

Questo per garantire al cliente il massimo livello di qualità a ogni step.

Perché affidarsi a progetti certificati?

Esistono soggetti internazionali che si occupano di verificare che un progetto rispetti determinati requisiti.

Questo permette di garantire che la compensazione ottenuta dai crediti di carbonio generati attraverso questi progetti sia trasparente e di qualità, e che sia realmente catturato o evitato un certo quantitativo di CO₂.

Lo standard più utilizzato a livello globale è il Verified Carbon Standard (VCS) di Verra, che stabilisce le regole e i requisiti che tutti i progetti di compensazione devono seguire per essere certificati.

Negli ultimi 10 anni il mercato è aumentato del 1.000% di crediti di carbonio, di cui il 60% erano VCS.

L’iter di certificazione di un progetto prevede che questo venga sottoposto ad audit da terze parti, che periodicamente vengano rilasciate documentazioni che attestano la quantità di CO₂ effettivamente catturata o non emessa e report tecnici che forniscano un aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto in questione.

IPOTESI DI RICAVI

Ogni credito di carbonio vale una tonnellata di CO2e (CO2 equivalente).

Sul mercato europeo, prima della pandemia, una tonnellata di CO2e valeva intorno ai 20 euro. Con la ripresa produttiva, il valore è salito a 50 euro e oltre. E a novembre 2021 si è addirittura registrato un valore record di 90 euro per tonnellata di CO2 equivalente. Attualmente il loro valore è indicativamente di 84 euro a certificato carbon credit.

Nell’esempio sotto viene riportato il calcolo per emettere i certificati e di conseguenza i ricavi annuali generati dalla loro vendita.

CAMPO FOTOVOLTAICO – Produzione Annua 2.000.000 KW

COEFFICIENTE CO2 per l’Italia – 0,53

2.000.000 di KW → 2.000 MW * 0,53 = 1.060 carbon credit

1.060 * 84 euro = 89.040 euro/anno

NB: E’ possibile creare certificati carbon credit anche per l’energia prodotta nei 10 anni precedenti.

Con l'ausilio del nostro partner, possiamo offrire una assistenza dalla A alla Z per tutto il processo di certificazione dei Carbon Credits ai produttori di energia e il loro collocamento per la vendita sul Mercato Volontario con il conseguente accredito dei ricavi, in maniera continuativa nel tempo.

I soggetti, privati o partita iva, produttori di energia da fonti rinnovabili (in primis da fotovoltaico e eolico) che hanno impianti dai 500 KW in su, sono i maggiori interessati a poter godere dei Carbon Credits e monetizzare un capitale da quanto prodotto e in produzione, aggiuntivo a quanto riviene dalla normale rivendita dell'energia immessa in Rete. Nota importante, i Carbon Credit sono internazionali, quindi l'argomento può essere applicato anche ad impianti situati in altre nazioni.


Pertanto, che tu abbia un impianto in funzione da dieci anni a questa parte, o che ne stia installando uno nuovo perché stai efficientando la tua impresa, e che tu stia in progetto di un parco agrisolare o agrivoltaico, e stai sentendo per la prima volta parlare dei CARBON CREDITS, non perdere tempo e contattaci subito per garantirti questa entrata extra di cui non conoscevi l'esistenza.

Sarai seguito da esperti ed una azienda specializzata nel settore che ti accompagnerà in tutte le fasi. L'investimento per ottenere la certificazione e produzione dei CARBON CREDITS è veramente alla portata di tutti.

Riportiamo anche un breve elenco di quanto servirà per una analisi preliminare di fattibilità:

- Visura Camerale

- Doc. annuale di sintesi del GSE con energia prodotta per tutti gli anni passati

-Tipo e modello di Smart Meter utilizzato

- Elenco e descrizione impianti

________________________________

MODALITÀ DI ACCESSO

L'applicazione di queste misure rende opportuna l'assistenza di un team di consulenti specializzati: Siamo a disposizione per verificare i requisiti di accesso e accompagnare l'impresa o il libero professionista negli adempimenti necessari al raggiungimento dell'obiettivo. Contattaci ai recapiti sotto indicati.

-----------------------------------------------------------

Resta aggiornato con le nostre newsletter periodiche direttamente nella tua email.

Non sei ancora un aderente la nostra Associazione? Hai l'occasione per diventarlo e avere l'attenzione necessaria per il tuo business e crescita. Stipuliamo convenzioni con Commercialisti e Consulenti Aziendali. Contattaci ai recapiti indicati.

Contatti: 

info@confimpresapuglia.com

messaggio whatsapp

tel. 080-8807133  (dalle ore 09 alle 18)      

----------------------------------------------------------------


Info su tutti i vantaggi riservati agli associati. 

info@confimpresapuglia.com

www.confimpresapuglia.com




Commenti