Bollette, dalla maggior tutela al mercato libero: ecco le regole d’ingaggio per le imprese

Bollette, dalla maggior tutela al mercato libero: ecco le regole d’ingaggio per le imprese 
 

In vista del passaggio al mercato libero, che scatterà dal 1° gennaio 2021 per circa 200mila aziende, l’Autorità presieduta da Stefano Besseghini fissa gli orientamenti per disciplinare la fase di transizione 

 

La prima scadenza per le bollette delle Pmi è quasi alle porte: entro il 1° gennaio 2021 le piccole imprese connesse in bassa tensione dovranno lasciare il servizio di maggior tutela per passare al mercato libero, mentre per famiglie e microimprese la campanella suonerà il 1° gennaio 2022

Ecco perché l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) ha avviato una consultazione, che si chiuderà il prossimo 24 luglio, con l’obiettivo di definire le prime regole d’ingaggio per il passaggio definitivo al mercato libero. 
Cosa succederà dal 1° gennaio 2021 
Il percorso messo a punto dall’Arera prevede l’assegnazione del servizio a tutele graduali in due step. Come si ricorderà, il decreto milleproroghe mette in campo tale possibilità per le piccole imprese, diverse dalle microimprese, che, dal 1° gennaio 2021, si troveranno senza un fornitore di energia alla data di rimozione della maggior tutela. A partire dalla scadenza, dunque, l’Autorità intende procedere con l’assegnazione provvisoria (per un massimo di 6 mesi) agli attuali esercenti la maggior tutela che saranno tenuti a erogare il servizio alle condizioni economiche stabilite dalla stessa Arera secondo criteri tali da evitare repentine variazioni del prezzo applicato al cliente. Decorso tale periodo, subentreranno gli operatori selezionati tramite gara (assegnazione a regime). Doppio binario per microimprese e aziende più grandi Le caratteristiche del servizio tra l’assegnazione provvisoria e il sistema delle gare saranno distinte in questo modo: per le piccole imprese connesse in bassa tensione (con numero di dipendenti tra 10 e 50 e un fatturato annuo tra 2 e 50 milioni), il servizio a tutele graduali sarà attivato a partire dal 1° gennaio 2021 per tutti coloro che non risultino titolari di un contratto di fornitura sul mercato libero, inclusi quelli ancora serviti in maggior tutela; per le microimprese (meno di 10 dipendenti, fatturato annuo sotto i 2 milioni e potenza impegnata contrattualmente fino a 15 kilowatt) sarà invece possibile continuare a beneficiare della maggior tutela fino al 1° gennaio 2022, poi anche per queste scatterà la procedura di assegnazione del servizio a tutele graduali. L’assetto del servizio Il periodo di assegnazione provvisoria avrà inizio a gennaio 2021 e durerà massimo 6 mesi: gli attuali esercenti la maggior tutela dovranno erogare la fornitura ai clienti senza un contratto nel mercato libero, ubicati nell’ambito territoriale di competenza, approvvigionandosi direttamente all’Acquirente Unico. 

Nella fase di assegnazione a regime, post gara insomma, l’Arera intende attribuire agli esercenti che saranno selezionati tramite la procedura sia la funzione di approvvigionamento che quella di commercializzazione dell’energia elettrica. Le condizioni economiche saranno invece le seguenti: in regime di assegnazione provvisoria, le condizioni saranno in linea con quelle del servizio di maggior tutela, ma i costi di approvvigionamento saranno quantificati sulla base dei prezzi a consuntivo che si formano sul mercato all’ingrosso. Ergo: il prezzo della materia energia applicato al cliente finale avrà una struttura uguale a quella di oggi. Nel caso di assegnazione a regime, le condizioni economiche saranno allineate alle offerte risultanti dalle procedure concorsuali. Le condizioni contrattuali Le condizioni contrattuali applicate durante il periodo di assegnazione provvisoria saranno le stesse per previste per la fase a regime e saranno poi stabiliti specifici obblighi informativi verso i clienti, relativi tra l’altro alla tipologia del servizio e ai motivi della sua attivazione, alle condizioni economiche applicate, alle modalità per cambiare fornitore e agli strumenti disponibili al cliente per scegliere offerte di mercato. Gli esercenti il servizio a tutele graduali, dal canto loro, dovranno poi inviare periodicamente all’Autorità una serie di informazioni inerenti tale servizio in modo da consentire il monitoraggio costante. I requisiti richiesti agli operatori per partecipare alle gare L’Autorità ha poi fissato i requisiti per la partecipazione alle gare che sarà aperta sia operatori del mercato libero che agli esercenti la maggior tutela. In sostanza, chi chiederà di partecipare alle procedure concorsuali dovrà dimostrare solidità economica e finanziaria (per esempio, la regolarità dei pagamenti verso distributore e Terna) e dovrà possedere precisi requisiti di natura gestionale (per esempio, l’adeguatezza delle forme societarie oltre che l’onorabilità degli amministratori). E ancora, sarà verificato il possesso di determinate condizioni di natura operativa (come la capacità di fornire una soglia minima di clienti finali di energia elettrica aventi diritto al servizio di maggior tutela pari a 50mila). Quanto alla permanenza, sarà monitorato il mantenimento della regolarità dei pagamenti e del versamento delle garanzie richieste. L’Autorità poi intende confermare l’obbligo in capo ai partecipanti alle gare di prestare apposite garanzie (come un deposito cauzionale sotto forma di fideiussione bancaria) a tutela del corretto svolgimento della procedura. Aste a doppio turno per l’assegnazione del servizio. 
Rispetto infine allo svolgimento delle gare, l’Autorità intende ricorrere ad aste a doppio turno con il servizio a tutele graduali che sarà assegnato distintamente per aree territoriali identificate dalla stessa Arera. In pratica, l’aggiudicazione scatterà per l’operatore che offre il prezzo più in basso. La procedura, spiega l’Authority nel documento posto in consultazione, consisterebbe in un primo round d’asta a busta chiusa in cui i partecipanti presentano un’offerta per tutte le aree interessate. Poi, in presenza di più offerte per una stessa area, scatterebbe immediatamente un secondo turno tra i due operatori che hanno presentato la proposta più bassa. L’assegnazione del servizio durerà tre anni e le gare si svolgerebbero orientativamente nell’arco dei primi sei mesi del 2021. 
 
Celestina Dominelli - Il Sole-24 Ore, 19-06-20
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